domenica 8 marzo 2009

"Fascismo? Basta vecchie ideologie"

Da diverso tempo, purtroppo, non ho avuto la possibiltà di curare ed aggiornare il blog, ma in questi giorni mi si è presentata la possibilità di farlo e non ho voluto perdere l'occasione, anche aggiungendo questo articolino personale.
Niente di particolare, non avendo pensato ad un argomento specifico da trattare... decido così di appoggiarmi alla fonte meno polemica che mi viene in mente. Così apro il sito de "Il giornale"...e la fortuna mi assiste perchè nel bel mezzo della home campeggia un'intervista al premier che ha rilasciato a "El mundo", in cui analizza vari argomenti di attualità...quali più, quali meno...

"Nessuno può pensare che io abbia reticenze riguardo al fascismo. Mi riconosco in pieno nei principi della nostra Costituzione repubblicana e li ho difesi in più occasioni. Le ricordo che la stessa Costituzione prevede le procedure di modifica per il suo adeguamento alle nuove esigenze dei tempi. Piuttosto, non mi appassiona il dibattito sul passato. Gli italiani devono guardare avanti. Per troppo tempo in Italia siamo rimasti chiusi dentro una gabbia culturale, in una contrapposizione anacronistica tra fascismo e antifascismo".

Parole perentorie, che dipanano ogni dubbio sul suo pensiero e sulle polemiche scaturite da certe affermazioni recenti, secondo le quali la costituzione sarebbe stata redatta sotto l'influenza della fine di una dittatura e sotto il giogo di spinte ideologiche che guardavano alla costituzione sovietica come modello d'ispirazione. Purtroppo non trovo riferimenti a questa notizia sul sito de "Il giornale", molte repliche certamente, ma quella non la trovo. Cose che capitano, ma non rimaniamo chiusi nel passato parlando di Russia e comunismo, stando ingabbiati culturalmente, sempre a cercare dichiarazioni del mese scorso, che poi si finisce a parlare di giustizia e dei processi etc. etc.... guardiamo al futuro...
Il premier continua, parlando....dei processi (?!?!?): "I giudici politicizzati della sinistra hanno persino tentato di ribaltare il risultato democratico riuscendovi nel 1994 con un'accusa da cui sono stato naturalmente assolto con formula piena dopo 10 anni di processi. Solo pochi dati: "Dal '94 al 2006 ben 789 magistrati si sono occupati di Silvio Berlusconi con indagini e processi che hanno portato a 587 visite della polizia giudiziaria o della Gdf e a 2.550 udienze, piu' di un record mondiale". "Conclusione: sono sempre risultato innocente perché fortunatamente i giudici imparziali sono ancora la maggioranza".
Escludendo il pizzico di fierezza e orgoglio che traspare quando accenna al record del mondo, escludendo qualche vittoria "a tavolino" (sì, perchè risultare sempre innocente è un modo di dirlo, qualche prescrizione qua e là, qualche mancanza di prove, qualche depenalizzazione di reato tempestiva ideata da chissà quale governo filo-sovietico, uno spergiuro, qualche disavventura giudiziaria ben prima del '94... è un altro modo dirlo), escludendo tutto ciò mi viene da sorridere per un motivo:
mi sforzo di guardare al futuro, cercando di uscire dalla gabbia culturale che mi imprigiona...ma di sta roba ne avevo parlato nell'ultimo articolo che ho scritto il 26 giugno. Esattamente come ora, mica perchè avevo voglia di farlo..ma perchè il premier era andato sul palco di confesercenti (come dire, non una sede consona a parlare di record di questo genere), a prendersi qualche applauso e poi a farsi fischiare perchè inopinatamente aveva tirato fuori la palma del martirio e si era messo a parlare delle sue persecuzioni... Ma si sa che lui ama andare off-topic parlando dei suoi record, ognuno è prigioniero delle sue debolezze.

Se leggete l'articolo integrale troverete riferimenti alle finalità del lodo Alfano, vitali per chi sta perdendo il lavoro e fondamentali per affrontare questa crisi globale devastante (ops....non facciamola diventare una tragedia, per carità...),oltre ad altri temi sparsi qua e là...

Ma se dobbiamo guardare al futuro,ed un pensiero riformista lo deve fare, vi voglio segnalare simbolicamente questa notizia, che ho trovato sul sito di repubblica (l'ho cercata anche sul giornale ma non l'ho trovata, se la vedete segnalatemela pure così la aggiungo):

E' ora di tagliarci lo stipendio"
idea-solidarietà tra i parlamentari
Proposto fondo pro disoccupati: con il 25% raccolti 6 milioni al mese
L'iniziativa è di un gruppo di deputati e senatori Pd. Ma, raccontano dalla segreteria, un progetto più articolato è allo studio del leader Dario Franceschini.

Aldilà dell'essenza, del peso o della validità della proposta, mi pare ragionevole affermare che quando una proposta coinvolge tutte le parti in causa, comprese naturalmente quelle che lanciano l'iniziativa, non si può dire che questa sia faziosa od ostruzionista, tanto più che i soldi ci sarebbero sicuramente per questa operazione, eccome....li dovrebbero tirare fuori proprio loro, dalle loro tasche. Ecco cosa risponde Quagliariello:
"è una proposta priva di qualsiasi portata, politica o solidale che sia: serve solo a farsi propaganda. La dimensione della solidarietà, della carità, è strettamente privata, la si esercita lontano dai riflettori. Non è questo che i cittadini si attendono da noi".
Badate bene come si evitiano frasi come "è irrealizzabile, non è fattibile, non ci sono i tempi tecnici"...
Non commento e non dico cosa mi aspetto io, mi limito a chiudere con una citazione proveniente quella intervista che ho riportato all'inizio dell'articolo, in cui il premier analizza l'attuale consenso nei suoi confronti:

"Con la crisi in corso un apprezzamento tra il 64 ed il 73% è francamente imbarazzante".

1 commento:

ivan ha detto...

Purtroppo , secondo il mio punto di vista, si andrà peggio con il tempo.
Oltre alla crisi economica che coinvolgerà tutte le fasce sociali e colpirà soprattutto i deboli si sta instaurando un modello di società pericoloso fondato sull'individualismo e sulla ricerca del profito a tutti i costi promosso dai mass-media.
Tutto ciò condito con una limitazione delle libertà e dei diritti individuali e , come capo espiatorio, la paura del diverso strumentalizzata al fine di distogliere l'atttenzione dai problemi reali del paese.
Approvo personalmente la proposta del segretario Franceschini che cerca di dare una risposta al problema più grande e complesso che sta vivendo l'Italia : crisi lavoro e aumento disoccupazione.
Alla prossima!