martedì 27 maggio 2008
A Cannes trionfa il cinema italiano.
Il festival di Cannes torna a premiare il cinema nostrano. Gomorra, per la regia di Matteo Garrone e tratto dal celebre romanzo di Roberto Saviano , si aggiudica il Grand Prix (Premio speciale della giuria), mentre Il divo di Paolo Sorrentino il Prix de Jury (Premio speciale della giuria).Niente palma d'oro, dunque, ma un successo enorme, con due riconoscimenti che "pesano".Curioso il fatto che a vincere siano due film italiani che volgono lo sguardo all'Italia. Il primo ha un tema chiaro e perentorio: la camorra. Il secondo tratta un sistema politico e di potere che il nostro paese fatica ancora a superare. Nel segno di un uomo: Giulio Andreotti. In modo cupo, enigmatico, definito a caldo, dallo stesso Senatore, "molto cattivo, è una mascalzonata" (tutto l'articolo lo trovate qua ).
Al TG1 Matteo Garrone cerca di spiegare la natura dell'evento "Gomorra", dopo il romanzo-shock di Saviano ora anche film di risonanza. L'atmosfera della pellicola ha una radice precisa :"..il mio film ha cercato di raccontare la realtà dall'interno", augurandosi "...che possa cambiare la realtà. Dall'interno."
Il presidente di giuria, Sean Penn, ha sottolineato la volontà "di premiare film che non fossero premiati altrove", mentre il Presidente Giorgio Napolitano dice: "Il riconoscimento a entrambi i film in concorso costituisce un successo straordinario che premia e incoraggia tutti coloro che fanno cinema in Italia. In particolare, volendo esprimere un mio forte sentimento personale, dico che Gomorra, film di verità e di dolore su Napoli, mai come in questo momento interroga e stimola le nostre coscienze".[fonte repubblica.it]
Ritorna infine sull'argomento sociale Toni Servillo, presente in entrambi i film: "Era dal '72 che due italiani non vincevano due premi così importanti".
(altre dichiarazioni e articolo completo qua ).
Le pellicole in questione erano "Il caso Mattei" e "la classe operaia va in Paradiso", Palma d'oro ex aequo, film importanti con un forte accento sociale.
Verrebbe da pensare che quando si semina bene, poi si raccoglie a piene mani, spezzando quel postulato ormai radicato secondo cui il cinema italiano è diventato grottesca caricatura di sé stesso. Quasi a fare da specchio alla società.
Non è sempre così. Vivissimi complimenti alle crews dei due film.
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4 commenti:
Addio a Pollack. Mentre il cinema italiano festeggia la vittoria è doveroso segnalare la perdita di un grande registra di fama internazionale,
spentosi a 73 anni con un solo oscar vinto, conquistato con "La mia Africa", ma tanti successi registrati dagli incassi dei botteghini e dalle
critiche internazionali. La sua vita e i suoi capolavori qui
aVENDO LETTO GOMORRA CONSIGLIO A TUTTI DI LEGGERE IL TESTO che mette in luce alcuni aspetti inquietanti della società italiana intesa come sistema economico controllato dalla camorra / vedasi problema dei rifiuti..)
Il cinema è lospecchio della realtà e a volte anche la lente che ci consente di vederla, finalmente, la realtà. Gomorra e il Divo ci mostrano cose che tutti sanno ma che si preferisce non vedere rincorrendo altre e false paure. Queste ultime però possono essere facilmente utilizzate per qumentare l'inquietudine e l'amarezza nelle persone. Possono spezzarle. Possono essere utilizzate per guidare le persone verso direzioni non previste. Io ho paura di Berlusconi, dell'Utri, dell'avventurismo della Lega, di Roberto Fiore, di Forza Nuova. Temo che condurrano il paese verso direzioni nuove e oggi impreviste ma intuibili. Purtroppo non abbiamo nessuna lente, nessun film che ci permetta di vedere il grande rischio che stiamo correndo in questo momento.
@Rox
Certamente. Va tributato un addio ed un caloroso ringraziamento a questo grande liberal, non perchè è stato un noto sostenitore dei democratici statunitensi, ma perchè è stato un grande cineasta. Il link che hai inserito offre un profilo piuttosto esaustivo della sua carriera.
Personalmente consiglio a tutti di recuperare "I tre giorni del condor", non solo per la qualità artistica con cui è confezionato il film, ma anche per lo spirito sociale con cui fu realizzato. Vedendo la storia recente, (basti pensare agli sviluppi dall' 11 settembre fino ad oggi, passando per l'Iraq), appare chiaro che le perplessità e lo scontento verso un certo potere politico, sostenuto da servizi segreti piegati alla causa, non era davvero una peculiarità degli anni '70. Difatti, seppur di minor impatto ma analogo stampo, il destino ci consegna nel 2005 quello che risulterà essere il suo ultimo film: "The interpreter", un altro thriller spionistico a sfondo politico. 30 anni dopo, cambiano strumenti ed l'orchestra, ma si balla sempre la stessa danza.
@anonimo
....Suvvia firmatevi senza timore, se mi capita di rispondere contemporaneamente a due commenti anonimi è un disastro!!!
Il film che cerchi forse c'è, si chiama "Arancia meccanica". Fatta la battuta (oddio, non so se ridere o piangere), è evidente che siamo di fronte a due squarci imponenti di quella Italia di cui tutti sentiamo l'odore ma non riusciamo a vedere con chiarezza. Per questo molte persone sentono certe problematiche "lontante" e non contingenti. Riguardo "Il divo", è andata in onda l'altra sera una puntata molto interessante di Annozero. Appena sarà disponibile sul sito ne posterò il link, sarà una buona occasione per approfondire la discussione.
Nel frattempo, credo, il compito di chi ha il tuo stesso tipo di timore (penso siamo in molti)è quello di ascoltare chi la pensa diversamente e cercare di argomentarle queste nostre paure. Di sottolinearne le motivazioni, le contraddizioni di una società che si chiude sempre più su sé stessa perchè si sente vulnerabile. Atteggiamento che mi pare naturale quando una persona si sente in pericolo, si pensa poco agli intrighi e alle meccaniche di potere nei palazzi, badanando solo a difendere la propria casa e i propri cari.
E' evidente altresì che questa strada rischia di portare lentamente verso luoghi cupi nei quali quasi nessuno vuole arrivare, passando per tappe intermedie di cui abbiamo già preoccupanti avvisaglie.
Grazie ad entrambi per i commenti :)
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